11-9, il giorno del ricordo

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NEW YORK - L'11 settembre di nove anni fa, una data che ha cambiato il corso della storia, due aerei dirottati dal commando di terroristi di al Qaida abbatterono il simbolo del potere finanziario occidentale, le Torri Gemelle familiari nella skyline di New York.

Nel crollo morirono quasi tremila persone. Un terzo aereo dirottato colpì il Pentagono, un quarto si schiantò in Pennsylvania. Dalla Florida, il presidente George W.Bush disse: l'America è sotto attacco. Poi promise alla nazione: i responsabili la pagheranno, non faremo distinzioni tra i terroristi e chi li ospita.

Quel giorno il mondo conobbe il nome dello sceicco del terrore, Osama bin Laden. Barack Obama ha ripetuto ieri: catturarlo o eliminarlo rimane una delle priorità assolute. Oggi numerose cerimonie ricorderanno le vittime.

"Contrastare il terrorismo in tutte le sue forme ed opporre un fermo rifiuto ad ogni manifestazione di violenza, sempre e comunque inaccettabile in quanto nemica della pace, delle libertà fondamentali, della dignità della persona umana e del diritto alla vita" e creare le condizioni per un "ordine internazionale" basato sulla giustizia, sul dialogo e sul "rispetto reciproco tra religioni e civiltà": è quanto afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione dell'anniversario degli attacchi terroristici dell'11 settembre del 2001, sottolineando la coerenza italiana nel perseguire questi obiettivi.

E' atterrato a New York senza fare dichiarazioni il pastore della Florida Terry Jones, che aveva minacciato di bruciare copie del Corano contro il progetto di una moschea presso Ground Zero.

 

(LA SICILIA, 11 settembre 2010)

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