Le etichette dei cibi aiutano a dimagrire

STUDIO DELLA SCHOOL OF ECONOMIC SCIENCES DELLA WASHINGTON STATE UNIVERSITY

StampaItaliana

 

Sono le donne di mezza età le più attente alle proprietà degli alimenti e a consumarne meno se troppo calorici

MILANO - Grassi aggiunti, conservanti e coloranti, e poi quella scritta, "light" che spesso non corrisponde a un prodotto davvero leggero, o di scarso apporto calorico. Leggere le etichette dei cibi acquistati rivela sempre grandi sorprese, soprattutto a chi cerca di stare attento alla linea e magari di perdere qualche chilo di troppo. Tanto che una ricerca sostiene che chi legge bene le etichette già la prima volta che acquista un dato cibo, finisce per dimagrire più di chi passa oltre le scritte e si butta direttamente sul contenuto della scatola. Anzi, i ricercatori hanno dimostrato che chi non legge le etichette e fa comunque attività fisica, dimagrisce meno di chi - più stanziale - perde però tempo ad analizzare il contenuto delle pietanze, per poi decidere, magari, di non comprarle più o di mangiarne meno.

LO STUDIO - Pubblicata sul Journal of Consumer Affair, la ricerca di marketing alimentare è stata svolta dalla School of Economic Sciences della Washington State University e ha indagato sulla corretta informazione circa i cibi acquistati, concentrandosi sulla generazione oggi di mezza età. Il campione è di 12mila persone, uomini e donne, nati dal 1957 al 1964. Le loro abitudini sono state analizzate a partire dal 1979 e poi confrontate con i dati raccolti tra il 2002 e il 2006. Il risultato più sorprendente è che, specialmente per le donne tra i 37 e i 50 anni, la lettura cosciente degli ingredienti dei cibi è nel tempo un fattore di rilievo nel loro dimagrimento. E anzi in molti casi questa attenzione alle etichette (e dunque, di conseguenza, la scelta di una alimentazione più salubre) supera in benefici ai fini dietetici anche l’esercizio fisico. Il professor Bidisha Mandal, che ha coordinato la ricerca, sostiene infatti che se le persone abituate a controllare le etichette aggiungono anche alle loro buone abitudini alcuni esercizi fisici ogni giorno, il loro dimagrimento è superiore a quello di chi si muove sì, ma non presta attenzione a percentuali di grassi e zuccheri nelle pietanze.

CORRETTA INFORMAZIONE - Lo studio suggella la decisione (in Europa proprio lo scorso giugno è stata migliorata la legislazione sulle etichette alimentari) di rendere trasparenti i contenuti dei viveri e dimostra dunque come una corretta informazione circa gli ingredienti consumati possa aiutare a vivere in salute. Il tema, secondo i ricercatori di Washington, è ancor più importante con l’arrivo della mezza età e con l’aumentare dei rischi di attacchi di cuore e diabete, e di altre patologie strettamente legate anche a una corretta alimentazione e al controllo del proprio peso corporeo.

Eva Perasso

 

(Corriere della sera, 09 settembre 2010)

Δεν υπάρχουν σχόλια:

Δημοσίευση σχολίου

Related Posts with Thumbnails