Aiuto! Vado in vacanza

di Bianca Crespi

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Le aspettiamo tutto l'anno, carichi di aspettative, ma spesso le ferie suscitano disagio. Lo psicologo Paolo Vergnani ci spiega perché questo accade e come superare il problema

 

Nelle fantasie invernali sono la soluzione di tutti i mali. Ma quando finalmente le vacanze estive diventano realtà, scatenano disagi difficili da gestire. Come ci spiega Paolo Vergnani, psicologo attore di Bologna (www.teatrodimpresa.it), questa settimana alle prese con un problema diffuso. E quasi sempre inconfessato.

«In vacanza, tutti si trovano in difficoltà. Specie durante i primi giorni, quando ancora bisogna adattarsi ai nuovi ritmi. E in quelli che precedono il ritorno a casa» spiega Vergnani. «Nel caso di una settimana di ferie, i primi due giorni vengono spesi per l'adattamento, gli ultimi due per prepararsi al rientro. Non restano che tre giorni da utilizzare al meglio».

Come sfruttare bene il tempo a disposizione?

«Non pretendendo il massimo: l'imposizione a divertirsi (o rilassarsi) a tutti i costi crea aspettative elevate, quasi sempre impossibili da rispettare, e si rischia di tornare a casa frustrati e insoddisfatti».

Quali sono i disagi più diffusi? C'è modo di aggirarli? «Spesso basta solo un po' di buon senso. Se sono le valigie a scatenare ansia, per esempio, conviene preparare con largo anticipo una “lista di controllo”. Se il momento più difficile è il rientro, è meglio tornare a casa qualche giorno prima rispetto all'inizio del lavoro, in modo da riadattarsi con calma. E, ancora: se è il tempo vuoto a causare panico, è consigliabile organizzare la vacanza presso strutture che organizzano molte attività, come i villaggi...».

Le vacanze lunghe creano meno difficoltà?

«Ovviamente offrono più possibilità di sperimentarsi in nuove attività e relazioni, di staccarsi dai pensieri di sempre e di guardare la propria vita dall'esterno. Un esercizio utilissimo, anche per ridimensionare le preoccupazioni. Ma, attenzione: per acquisire nuove abitudini bastano 3-4 settimane. Se la vacanza dura più di questo periodo, il rientro può diventare particolarmente stressante».

 

(La Repubblica, Psicologia omeopatica, 30 luglio 2010)

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